domenica 2 gennaio 2011

Paleomagnetismo

Da quanto detto precedentemente il punto di Curie corrisponde alla temperatura alla quale scompare il magnetismo permanente, quando si riscalda un materiale magnetico. Una fondamentale proprietà di molte rocce magnetiche è che, raffreddandosi sotto il punto di Curie, acquisiscono una magnetizzazione che ha la stessa direzione del campo magnetico in cui erano immerse al momento del raffreddamento.
            Una lava fuoriuscendo da un vulcano, raffreddandosi, “si orienta”, assume cioè una magnetizzazione secondo il campo magnetico di quel luogo e di quel momento. Una volta divenuta roccia a meno di essere riportata sopra il punto di Curie, i dati magnetici rimangono registrati in questa lava per sempre, quasi fossero congelati (magnetizzazione termorimanente). Questo magnetismo fossile, che si conserva anche se il campione di roccia è sottoposto a modesti disturbi meccanici, magnetici, termici e che quindi permane inalterato anche a distanza di decine o centinaia di milioni di anni, è detto paleomagnetismo.
Soltanto alcuni tipi di rocce risultano utili all’indagine paleomagnetica. Le lave basaltiche, ad esempio, appartengono a questa categoria; esse sono abbastanza ricche di minerali ferriferi ed acquisiscono la magnetizzazione mentre si raffreddano. Misure paleomagnetiche sono possibili anche su rocce sedimentarie ricche di ossido di ferro. Sembra infatti che i costituenti ferromagnetici (in prevalenza granellini di magnetite ed altri minerali di ferro) siano suscettibili, durante la deposizione, di orientarsi secondo l’andamento del campo geomagnetico. Anche le rocce sedimentarie, deposte in acque tranquille, conservano una piccola magnetizzazione (detta magnetizzazione detritica residua) che può essere misurata con strumenti molto raffinati.
            Sfruttando questa proprietà i geofisici soprattutto negli anni cinquanta e sessanta cominciarono a raccogliere rocce di tutte le età e di varie parti del globo rilevando tre interessanti e sorprendenti fenomeni:
·        La migrazione dei poli,
·        Le inversioni di polarità,
·        Le anomalie magnetiche dei fondi oceanici.  



           

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