domenica 2 gennaio 2011

Aurore polari

L'aurora polare è uno spettacolare fenomeno naturale che si manifesta nei cieli notturni delle regioni polari. Si tratta di chiazze, archi, raggi, nuvole di luce pulsante, corone, "fiamme" o grandi drappeggi luminosi che mutano forme. Questi fenomeni hanno colori cangianti - verde, rosso, bianco - e si manifestano solitamente ad altitudini comprese tra i 30 e i 300 chilometri da terra, anche se sembra che possano talvolta verificarsi ad altitudini molto superiori, sino a 1.000 chilometri. A seconda dell'emisfero in cui si verificano, le aurore sono dette boreali o australi.
In passato si pensava che queste aurore si manifestassero soltanto nelle regioni artiche, per questo motivo sono più note le aurore boreali di quelle australi. Oggi sappiamo invece che sono osservabili alle latitudini prossime ad entrambi i poli, anche se, eccezionalmente, possono apparire anche ad altre latitudini e, in passato, sono apparse persino nei cieli italiani.
Le aurore polari sono dovute all'interazione fra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Il Sole, infatti, emana un vento di particelle cariche di energia - elettroni e protoni - che seguono le linee del campo magnetico terrestre, le quali, nelle zone polari, sono perpendicolari alla superficie del nostro pianeta. Entrando nell'atmosfera stimolano i gas presenti nell'aria che, a loro volta, emettono luminescenze rosse (azoto) o verdi (ossigeno).
Ogni anno si verificano circa un centinaio di aurore polari e, nei periodi di intensa attività del Sole, sono anche più frequenti.

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