sabato 1 gennaio 2011

Come fu esplorata l'atmosfera?

La storia dell'esplorazione sistematica dell'atmosfera comincia nel XVII secolo, quando furono inventati alcuni importanti strumenti: il termometro e il barometro (che misura la pressione atmosferica). Già allora, attraverso calcoli piuttosto complessi, si tentarono le prime previsioni metereologiche. Per poter effettuare le loro misurazioni, gli scienziati si avventuravano sulle montagne, dato che non esistevano mezzi capaci di alzarsi nel cielo ad altezze rilevanti. Talvolta venivano impiegati degli aquiloni. Ovviamente queste osservazioni si limitavano alle fasce basse della troposfera, lo strato atmosferico più vicino alla superficie terrestre.
La prima ascensione di un pallone aerostatico con persone a bordo fu compiuta a Parigi nel 1783. Nel 1804 Gay-Lussac, - grande studioso di meteorologia e di fisica oltre che scopritore delle leggi chimiche che portano il suo nome - allestì la prima vera missione scientifica nel cielo attraverso l'uso di un pallone. Riuscì a salire fino a 7.000 metri, misurò le temperature e raccolse un campione di aria, la cui composizione risultò quasi identica a quella che si ha in superficie.
Nel 1862 i meteorologi inglesi Coxwell e Glaisher raggiunsero un'altitudine di circa 8.800 metri, sempre a bordo di un aerostato.
Nel nostro secolo l'esplorazione del cielo si avvale di mezzi come gli aerei, i palloni sonda e i satelliti artificiali, oltre che di una strumentazione meteorologica notevolmente sofisticata.

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