domenica 2 gennaio 2011

La dinamo autoeccitante

            I materiali magnetici perdono il loro magnetismo permanente se sottoposti ad alte temperature, il valore di temperatura per cui ciò avviene è detto punto di Curie; per molti materiali magnetici questo valore è attorno ai 500 - 600 °C (per la magnetite, 580°C, per l’ematite 680°C), una temperatura che viene raggiunta nel sottosuolo ad una profondità di circa 20-30 Km. L’idea che in prossimità del centro della Terra esiste qualcosa di permanentemente magnetizzato è quindi chiaramente insostenibile, anche se tale supposizione spiega bene la distribuzione del campo magnetico terrestre.
            Dallo studio dell’elettricità sappiamo che si possono produrre campi magnetici mediante correnti elettriche e viceversa. Le grandi dinamo delle centrali energetiche producono energia elettrica ruotando in un campo magnetico.
            All’interno della Terra, e precisamente nel nucleo, esisterebbe quindi una specie di dinamo(teoria della ”dinamo autoalimentata” proposta da Bullard nel 1948) capace di produrre correnti elettriche generanti a loro volta il campo magnetico da noi misurato. Questa dinamo autoeccitante sarebbe costituito dal nucleo, fluido e ricco di ferro della Terra, rimescolato da continui moti convettivi prodotti dal calore radioattivo generantesi dal nucleo stesso.
            Tutto avrebbe inizio con la presenza di un casuale, anche se piccolo, campo magnetico che interagirebbe col ferro fluido in movimento, producendo correnti elettriche che a loro volta creerebbero un ulteriore campo magnetico, iniziando così un processo a catena autosostenuto, la già citata dinamo autoeccitante.
 

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