sabato 1 gennaio 2011

L'effetto serra

Le radiazioni solari.

La maggiore quantità di energia che arriva sulla Terra proviene dal Sole. Poiché l'atmosfera esercita una funzione di schermo, non tutte le radiazione che raggiungono il suo limite esterno riescono ad arrivare sulla superficie terrestre. In media, solo il 47% della radiazione globale viene assorbita dal suolo. Questo 47% costituisce la radiazione effettiva. Il restante 53% viene riflesso nello spazio, diffuso o assorbito nell'atmosfera o ancora restituito al suolo. La superficie terrestre emette nuovamente, a sua volta, una radiazione.
Grazie alla presenza nell'atmosfera di anidride carbonica (CO2), la maggior parte di questa radiazione emessa nuovamente dalla Terra - il 90% - viene trattenuta e rimandata sulla superficie. Questo meccanismo, chiamato effetto serra, ha un effetto regolatore in grado di mantenere una temperatura media per tutto il globo di circa 15°C. L'atmosfera si comporta proprio come una serra, che lascia penetrare luce e trattiene calore.
La quantità di insolazione ricevuta da una località dipende dall'angolo con cui viene colpita dai raggi solari, cioè dalla latitudine. Sulla Terra ci sono zone che ricevono un surplus di radiazione, mediamente quelle che si trovano nella zona climatica compresa fra l'equatore e i paralleli tropici (latitudine 23° 27' Nord e Sud). Le altre zone ne ricevono meno della media.
Si può dire che l'atmosfera ha la capacità di trasferire energia da un punto all'altro del globo cercando di mantenere in modo dinamico le condizioni di equilibrio sulla Terra. L'anidride carbonica riveste un ruolo di grande importanza per il funzionamento dell'effetto serra. Poiché, a causa dell'inquinamento, la quantità di anidride carbonica presente nell'atmosfera sta aumentando, aumenta di conseguenza anche la quantità di calore trattenuto. Questo continuo surriscaldamento, nel lungo periodo, determinerebbe un innalzamento della temperatura sulla superficie del nostro pianeta con conseguenze gravissime per l'equilibrio della Terra. L'innalzamento degli ottimali 15° C di media porterebbe per esempio al progressivo scioglimento dei ghiacci dei poli, con un conseguente innalzamento del livello dei mari che ricoprirebbero la terraferma. Inoltre, il drastico mutamento climatico e meteorologico sarebbe probabilmente letale per la maggior parte delle specie di piante e animali oggi viventi. 

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