mercoledì 12 marzo 2014

Ecco la stella gialla più grande al mondo: diametro 1.300 volte quello del Sole

Con un diametro di 1.300 volte quello del Sole è la più grande stella gialla e una delle dieci stelle più grandi finora mai individuate. Gli astronomi l'hanno battezzata con la sigla HR5171A. L'annuncio della scoperta è stato pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics. Ad individuarla, utilizzando il telescopio Vlti (Very Large Telescope Interferometer) dell'European Southern Observatory (Eso), è stato un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Olivier Chesneau dell'Osservatorio francese della Costa Azzurra.  La stella ipergigante fa parte di un sistema stellare doppio, con la seconda componente così vicina da essere in contatto con la stella principale. 



«HR5171A e la sua compagna sono così vicine che quasi si toccano e l'intero sistema assomiglia a una gigantesca arachide.» ha detto Chesneau. Gli astronomi hanno osservato che la compagna compie una rivoluzione intorno a HR5171A ogni 1.300 giorni, è più piccola e solo leggermente più calda.  La temperatura superficiale di HR5171A è di circa 5.000 gradi centigradi. «La compagna che abbiamo trovato è molto significativa - aggiunge Chesneau - in quanto può avere un'influenza sulla sorte di HR5171A, per esempio strappandole gli strati esterni e modificandone l'evoluzione». La stella scoperta è il 50% più grande della famosa supergigante rossa Betelgeuse ed è circa un milione di volte più luminosa del Sole. «Se mettessimo HR5171A al posto del nostro Sole la sua massa includerebbe l'orbita di Giove», spiega Fabrizio Massi dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).  Le stelle ipergiganti gialle sono molto rare, se ne conoscono solo una dozzina nella nostra galassia e l'esempio più noto è Rho Cassiopeiae. «Queste stelle sono rare perchè la loro vita è molto breve in quanto le reazioni al loro interno sono immense.» commenta Massi. Quelle più grandi finora scoperte hanno un diametro intorno a 1700 volte il Sole «ma la loro vita si misura in milioni, se non in centinaia di migliaia di anni, - conclude - mentre normalmente la vita di una stella più piccola dura miliardi di anni».  Nonostante la sua grande distanza, di circa 12.000 anni luce dalla Terra, AR5171A può essere vista ad occhio nudo da persone con una vista molto acuta. Gli astronomi per individuarla hanno usato una tecnica chiamata interferometria ossia combinando insieme la luce raccolta da piccoli telescopi in modo da formarne uno teoricamente gigantesco con un diametro di circa 140 metri.

domenica 9 marzo 2014

Pericolo crolli delle falesie, chiusi 13 chilometri di coste nel Salento

Alcune tra le spiagge e le località più belle, famose e frequentate della costa salentina, dalla pineta di Torre dell'Orso a Torre Sant'Andrea, dalla spiaggia delle Fontanelle alla Grotta della poesia, sono state chiuse da un'ordinanza della Capitaneria di porto. Niente bagni su quasi tutto il tratto tra Melendugno e Otranto, e vietati anche la navigazione, la sosta, l'ancoraggio, la pesca e le immersioni per il pericolo di crolli delle falesie.
Secondo quanto riporta l'edizione di Bari di Repubblica, "la linea rossa segnata vicino la costa è quasi ininterrotta, dal confine nord tra i territori di Melendugno e Vernole, Torre Specchia, passando per la zona della Caciulara, poi la spiaggia più grande e popolare di San Foca: Le Fontanelle. E ancora, l'area a sud del porto, in località Li Marangi e più giù fino all'ex Regina Pacis. E poi l'intera area di Roca vecchia, gioiello salentino in cui era possibile fare i bagni tra i resti archeologici risalenti all'età del Bronzo e nella conca della Madonna della Poesia, passando poi per una vasta zona di Torre dell'Orso e l'intera linea di Torre Sant'Andrea".



Già nei mesi scorsi il dissesto idrogeologico della zona aveva spinto l'amministrazione comunale di Melendugno (cittadina che sta conducendo da tempo una battaglia contro l'ipotesi di approdo del gasdotto proveniente dall'Azerbaijan) a chiudere, almeno parzialmente, diversi tratti di litorale. E ora l'intervento della Capitaneria li estende, senza porre alcun limite temporale: in pratica, quest'estate in tutta la zona il turismo sarà molto difficile. e il sindaco di Melendugno, Marco Potì, ha già chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico per evitare "la chiusura indiscriminata di quasi 13 km di costa".

Trema la Sicilia: scossa di terremoto tra le province di Messina e Catania

Una scossa di terremoto di magnitudo 4 è stata registrata alle 21:52 nel nordest della Sicilia, tra le province di Messina e Catania. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 36,8 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni messinesi di Floresta, Raccuja, Santa Domenica Vittoria, Tortorici e Ucria.

Si tratta della terza e più forte scossa registrata nella zona, il distretto sismico dei Monti Nebrodi, negli ultimi due giorni. Molte le chiamate di cittadini allarmati arrivate alla Protezione civile della Sicilia, che tuttavia non ha registrato al momento nessuna segnalazione di danni a persone o cose. La scossa è stata avvertita distintamente anche nel Siracusano e nel Catanese. 

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